Andai nei boschi…in scooter coi cani

In mancanza di neve abbiamo una valida alternativa: lo sterrato e le due ruote. E’ un modo per allenare i cani, per allenare se stessi, ma soprattutto per vivere i propri cani, per assecondarne la voglia di “andare”, la voglia di “orizzonte”… che inevitabilmente diviene anche la voglia del conduttore. Conduttore, non atleta. Correre coi cani, condurre i cani non è essere atleti. Io non mi sento un atleta e non lo sarò mai! I cani sono gli unici atleti: sia che si corra su terra che su neve.

Correre coi miei cani è un modo alternativo per unirmi all’ambiente in cui viviamo. Una maniera – forse insolita – di valorizzare il patrimonio ambientale. E in un momento storico in cui si parla tanto di valorizzazione collettiva del paesaggio e dell’ambiente, credo che debba essere il singolo a dare il proprio, seppur piccolo, contributo: nella maniera che più ritiene opportuna. Ciascuno con la propria specificità. Indi, Ciuk ed io viviamo e scopriamo il paesaggio, la montagna, le valli e qualsiasi sentiero sterrato correndo in scooter (oltre ai dogtrekking ovviamente).

Lo scooter è un monopattino sportivo che per essere utilizzato coi cani viene munito di antenna (un’asta leggera provvista di molla) e una linea ammortizzata alla quale viene fissato il cane mediante il classico imbrago da Sleddog. Certo, avrei potuto sceglie anche la Mountain Bike per lavorare e correre col mio cane: ma è una questione di “prospettiva” e stile di vita. Il movimento che viene praticato facendosi trainare dal proprio cane o dai propri cani con lo scooter mi sembra similare a quello che si compie con la slitta. Quindi il traino in scooter propedeutico alla slitta.

Lo scooter mi dà quella tranquillità e quella calma che altri mezzi non mi trasmettono. In fondo non ho velocisti; perché i Siberian sono dei maratoneti, dei passisti. In tutta sincerità la velocità non la amo per niente.

La libertà che si prova nell’andare per boschi e sentieri con lo scooter è qualcosa di indescrivibile. Di sera, col buio, si percepiscono suoni della natura più selvatica: si sa di essere ospitati in un luogo apparentemente ostile. Allo stesso tempo, abbiamo l’opportunità di raggiungere mete isolate, vedere animali selvatici – spesso anche a breve distanza – ed entrare in comunione con se stessi e i cani. Si sente il cane e ciò è fantastico.

Le gare sono semplicemente un momento di convivialità e di incontro. Un momento da trascorrere in compagnia di amici: perché non sono certo una persona competitiva…e credo non lo siano nemmeno i miei cani.

Ma quando siamo soli – o in compagnia di buoni e pochissimi amici – su una bella strada di una fredda valle, col fiume che scorre a destra e i pendii dei monti a sinistra, beh è lì che viviamo la corsa in scooter nella sua reale bellezza. Dopo aver fatto cinque, sei o otto chilometri ti fermi, fai i complimenti ai cani, li guardi, te li stringi addosso e poi riparti: è questo il mondo che ci piace. Il modo di vivere che più ci entusiasma. La calma, la quiete, la serenità di uscire coi cani e andare, fermarsi e ripartire, senza alcuna fretta.

Da tutto ciò nasce l’idea di poter ‘lavorare’ per percorrere strade nuove, sempre più lunghe. E dopo aver corso, la gioia più grande è leggere l’entusiasmo negli occhi dei cani con la loro voglia di ripartire. Viva i cani da slitta. Viva i Siberian Husky.

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