SOLO EXPERIENCE 2020 – UN’ESPLORAZIONE GEOGRAFICA, CLIMATICA E UMANA


Cinque giorni passati ad esplorare una parte di una Riserva Naturale situata sulle Alpi Orientali. Il ritmo di questi cinque giorni è stato scandito esclusivamente dallo scorrere del tempo naturale: il sole e le stelle. Il giorno e la notte. La luce e il buio. Adi, Tulku, Indi, Ciuk ed io ci siamo spostati in toboga, abbiamo mangiato e trovato una zona consona per poter bivaccare ogni notte. Devo molto ai miei cani, forse tutto: viviamo in simbiosi e questo attaccamento, questo forte legame, lo sento soprattutto durante queste occasioni.

Una esplorazione geografica e ambientale

E’ insito nell’animo umano volgere lo sguardo verso l’orizzonte, voler conoscere, scoprire e vivere luoghi nuovi. Oggigiorno le esplorazioni geografiche “vecchio stile” sono forse superate, poiché la fugacità dei social, l’immediatezza di informazione e di notizie rende questa pratica antica di millenni probabilmente desueta. Eppure si può vivere un’esplorazione per andare alla scoperta di una terra nuova non tanto “per gli altri” quanto per se stessi. Credo che immergersi in uno spazio naturale a noi sconosciuto, muniti di cartina, sia un primo passo fondamentale per riconnettere lo spirito dell’uomo allo spirito della Terra. Solo il vivere un luogo può tutelarlo e valorizzarlo. Ed è questo lo spirito che ha portato me e i miei cani ad andare letteralmente alla scoperta di montagne, valli, sentieri, altipiani per noi ignoti.

La slitta è stata caricata con l’indispensabile: provviste, indumenti d’emergenza, sacco a pelo, tenda, fornello, tanica d’acqua (perché averla a disposizione nell’immediato può essere importante) e linee di scorta. In fondo non si ha bisogna di null’altro, nella natura. E’ un “gioco” a togliersi i tanti pesi inutili, materiali e immateriali, che nel nostro quotidiano crediamo sempre più indispensabili. Ma lo sono davvero? Quando si ha un riparo, un magnifico cielo stellato sopra la testa e la bellezza di montagne dalla memoria antica ci si sente sazi e ricchi. I pensieri più mondani svaniscono: nulla ha importanza. Si è soli con l’ambiente naturale e le sue forze, ma ci si sente al posto giusto. 

Fin dalla prima notte ho avuto la conferma di come l’essere umano si stia fin troppo atrofizzando, incancrenendosi nel corpo e nell’animo troppo spesso chiuso nelle sue città-prigione di cemento. E’ stata una esplorazione ambientale, perché l’ambiente vive un momento delicato, quasi sotto attacco; lì, soli, ci siamo sentiti però parte di esso. Lo abbiamo vissuto con un mezzo semplice, la slitta, spostandoci e muovendoci per salite e discese, attraversando due valli senza lasciare quasi mai traccia della nostra presenza. E’ stato come essere a casa: la Terra non è forse la nostra unica vera casa?

Una esplorazione climatica

Definire la solo experience climatica rende l’idea di uno dei perché di questa nostra esperienza, in linea con l’Adventure Natural Project. A più di duemila metri di quota ho potuto constatare come il freddo stia ormai diventando un grande assente: di notte, si faticava a raggiungere i -12°C, in una zona dove facilmente si dovrebbe arrivare ai -20°C. La neve era molto bella, ma solo sopra i 1.800 metri; poi, spesso, “mollava” restando comunque molto scorrevole sotto i pattini della slitta. Durante il giorno le temperatura superavano anche di qualche grado lo zero. Insomma, nonostante i picchi stagionali, la tendenza – in questi anni – è ad un aumento generale delle temperature con scarse precipitazioni nevose e anche in questi giorni ho potuto toccare e sentire con mano tutto ciò. Mi domando: esisterà ancora, tra qualche anno, l’inverno? Dai 1400 metri in giù la neve iniziava già a scarseggiare, fino a scomparire…

Una esplorazione umana

Durante l’esplorazione ho avuto modo di imbattermi in alcune persone: chi camminava, chi ciaspolava, chi si dedicava allo scii alpinismo. Con alcuni di loro vi è stato anche uno scambio di battute e qualche chiacchiera. Sinceramente posso affermare che ho osservato in loro un grande rispetto verso la natura e la montagna, un rispetto che cresceva all’aumentare dell’altitudine. Alcune di queste persone, durante la loro salita, si fermavano: osservavano in silenzio tutto ciò che i loro occhi riuscivano a catturare. Non scorderò mai una giovane coppia coi loro due bambini: guardavano. Guardavano la valle innevata, le cime rocciose, lo spazio. Il loro è stato il fermarsi e dedicare del tempo ad osservare se stessi in uno spazio – quello naturale – che sempre più ci ostiniamo ad allontanare dalle nostre esistenze. E’ stato bello, e leggo come un segnale di speranza vedere come il godersi lentamente il momento presente sia ancora un bisogno. Penso che il futuro dell’umanità stia tutto qui: tornare a vivere lentamente al ritmo naturale del tempo, quello delle stagioni. Questa è una via per un ritorno ad uno stile di vita più armonico.

I miei quattro Siberian Husky hanno fatto i cani da slitta: hanno trainato, li ho aiutati nelle salite più dure, alcune delle quali superavano il 30% di pendenza. Non ultimo, ci siamo divertiti. Il mio Spirito e il loro correvano sul medesimo sentiero: scoprire un luogo nuovo. Mentalmente erano preparati e anche di fronte alla fatica del percorso e di chilometri di sentieri in salita non hanno mai ceduto, mai sbandato, mai avuto una qualsiasi esitazione: io mi fidavo di loro, mi fido di loro. E mi sono affidato a loro anche in un paio di varianti, in cui la poca traccia del sentiero, a poco più di 2100 metri di quota, si faceva stretta, in contropendenza ed esposta verso un ripido pendio: hanno saputo tenere tirata la linea della slitta con decisione e forza, impedendo in questo modo che la forza di gravità portasse il peso della slitta a scendere lungo il pendio. Vivere il ritmo della natura è stato anche il vivere gli attimi di preparazione del bivacco, rinforzando il perimetro della tenda con la neve: questo escamotage è stato fondamentale l’ultima notte, quando si è alzato un forte vento, che ha più e più volte schiacciato la tenda. Vento e ghiaccio e l’indomani mattina il sentiero era completamente ridisegnato. Sono state giornate intense: molte domande che mi sono posto non credo troveranno risposta nell’immediato. Esplorare e scoprire questi luoghi ha certamente contribuito a percorrere un viaggio introspettivo nel mio animo e il tutto, lo dico seriamente, lo devo a quattro cani, i miei quattro Siberian Husky cani da slitta.


4 risposte a “SOLO EXPERIENCE 2020 – UN’ESPLORAZIONE GEOGRAFICA, CLIMATICA E UMANA”

  1. Fra, il vostro andare l’ho vissuto leggendo ogni tua parola. Hai raccontato quello che supera le fiabe e io immersa nella lettura, ho cercato di immedesimarmi in voi: grandi ideali e forti convinzioni portano a grandi azioni. Fra, Adi, Tulku, Indi, Ciuk avete creato una fiaba moderna, con la vostra forza e il vostro spirito d’avventura avete attraversato percorsi a voi ignoti osservandoli e vivendoli con la vostra Essenza. Vedo i vostri sguardi tristi, nel constatare quanto il freddo sia diminuito fino a stentare i -12º dove sarebbe dovuto facilmente arrivare a -20º , ma vedo anche la vostra meraviglia nel tutto che avete descritto, nel cammino scorrevole e in quello più estremo, nel leggere delle poche persone incontrate sul vostro percorso, tutte con un grande rispetto per la montagna tanto crescente quanto l’altitudine. La famiglia con i bambini…rapita dalla bellezza dei luoghi. Barlumi di valori veri che possono e devono crescere! E spero che sia così! E del forte legame tra voi non scrivo…vi ho visti e vissuti e non ho ancora trovato parole per descriverlo.

    1. Grazie mille di tutto cuore per queste tue parole. Danno molta forza. Grazie davvero. Un caro saluto

      1. Avatar manuela caligiuri
        manuela caligiuri

        Emozionante, davvero tanto. Il religioso rispetto della Terra, l’amore per i tuoi lupi, la complicità, la fiducia. Il ritorno a se stessi, l’unione con il proprio io. La simbiosi con l’essenza della Natura.
        Grazie per aver condiviso tutto questo.

      2. Grazie di cuore per queste belle parole

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un’icona per effettuare l’accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s…

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.