Il Siberian Husky è adatto alla sua funzione oppure no?


Commento introduttivo all’articolo

Nonostante siano passati undici anni dalla pubblicazione di questo articolo di Sally Leich sulla rivista Dog World, credo sia estremamente attuale. Il Siberian Husky è, da standard, un cane da lavoro, ma ormai sembra essere sempre più evidente una spaccatura netta (e forse insanabile?) tra un corretto Siberian da lavoro, che unisca forma e funzione, e un Siberian da show che non ha nulla della struttura del cane da slitta. Come affermo da qualche anno, siamo in presenza di ombre di Siberian Husky, prodotte e commercializzate da coloro che si ostinano ad allevare solo esemplari per lo show (business). Non sono più Siberian Husky ma ombre di loro stessi. Allo stesso modo, spesso si assiste ad una estremizzazione priva di tipicità della razza in diversi soggetti appartenenti alla categoria cosiddetta ‘da lavoro’. Può, questo meraviglioso cane da slitta, tornare ad avere la corretta funzione, inserita in una forma che la permetta e la favorisca? Gli antichi sostenevano che la forma è sostanza: nel Siberian Husky questo si sta smarrendo ad una velocità preoccupante. Essendo un cane da lavoro, che la salvaguardia del patrimonio genetico, morfologico e strutturale (forma e funzione) del corretto Siberian Husky sia – per il futuro – nelle sole mani e menti di quei musher che con questi cani effettivamente lavorano in modo consapevole?

Fra Indi


Forstal’s Palka (Forstal’s Xaros x Forstal’s Katinka)


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